Un tempo, tra le morene terminali dell’attuale Ghiacciaio del Lys e l’alpe Sikken, esisteva una città florida e ricca. La posizione favorevole permetteva infatti ai suoi abitanti di mantenere proficui scambi commerciali con la Val d’Ayas, quella di Gressoney e il Canton Vallese.
Il suo nome era Felik.
Con l’accrescersi della ricchezza i modesti montanari che l’avevano sempre abitata iniziarono a peccare di orgoglio: i pasti frugali si trasformarono in pranzi dalle cento portate, le modeste baite di montagna si tramutarono via via in palazzi ricchi di decorazioni e stucchi, ed il vestiario si fece più ricercato e sfarzoso.
Avevano anche dimenticato le proprie origini e i precetti di mutuo aiuto che da sempre erano valsi tra le popolazioni alpine. Continue reading