Bologna – Mare. Meno Trenta.

È (quasi) tutto pronto: la meta identificata, le carte preparate, la lista di cosa mettere nello zaino in via di definizione.
Le scarpe, inseparabili, attendono solo di essere calzate.
Hanno deciso di partire in direzione opposta a quella che scelgono solitamente, puntando verso ovest invece che verso est. Per raggiungere il Mar Tirreno, e le sue spiagge ingombre di turisti, ovviamente coprendo l’intero tragitto a piedi.
Seguendo, però, una strada molto più lunga di quella che servirebbe e che, a detta di molti, sarebbe ragionevole percorrere.
La scelta del tracciato è stata fatta un po’ per mettersi alla prova, un po’ per toccare alcuni luoghi rimasti esclusi dai viaggi precedenti. Un po’ per ritrovare qualcosa perduto sui sentieri.

Quindici giorni, per lasciarsi alle spalle la Bologna di fine luglio e raggiungere il mare, attraverso la pianura, gli Appennini e le Alpi Apuane.
Quindici giorni di solitudini e fatica, di dialoghi interiori.

Partiranno in due, come sempre.
Nello zaino la casa e una Moleskine giallo ginestra, colore che li guiderà attraverso la pianura fino agli Appennini Modenesi, da cui inizierà la loro scalata verso le cime.
Porteranno con loro anche Irene, la perfetta compagna di viaggio per ricominciare ad esplorare la Storia sfiorata per la prima volta quattro anni prima.

Sono pronti ad ascoltare le nuove storie sussurrate dai sentieri e a ritrovare quella stessa magia nelle persone.

Irene, dopo la Linea Gotica 1945-2015

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